
Guida ai prodotti non testati su animali
Antonella De Paola
Inconsapevolmente acquistiamo prodotti che sono costati immenso dolore a centinaia di animali contribuendo a sostenere questi metodi e le aziende che le utilizzano. Il libro si rivolge proprio a coloro che non vogliono più essere complici di questo sistema, basato sulla sofferenza degli animali e sull'utilizzo di esseri viventi alla stregua di semplici oggetti senza valore. Nuova edizione rivista e aggiornata. La realtà delle grandi multinazionali è un gigantesco inferno per milioni di animali: nei laboratori scientifici ogni anno ne muoiono dai 300 ai 400 milioni di tutti i tipi. Il 70% degli esperimenti riguarda una infinità di prodotti, da quelli cosmetici, agli industriali o bellici: detersivi, colla, forni a microonde, vernici, ombretti e mascara, sigarette, aromi e coloranti artificiali, shampoo, gas di scarico, creme solari, dentifrici, gel per capelli, schiume da barba, e la lista potrebbe continuare a lungo.I metodi per testare questi prodotti sono tanto feroci quanto fantasiosi e a contribuirvi, nella maggior parte dei casi inconsapevolmente, è la spesa di ogni buon cittadino. Di consumo critico in Italia si è cominciato a parlare da qualche anno, gettando luce sul pesante sfruttamento operato dalle grandi multinazionali sulla manodopera, anche minorile, nei paesi del Terzo Mondo, e in secondo luogo dell’ambiente. Ne ha studiato e parlato per primo il Centro Nuovo Modello di Sviluppo fondato in provincia di Pisa da Francesco Gesualdi, assestando un duro colpo a marchi stranoti con pesanti denunce documentate che hanno sollecitato interventi decisivi. Tuttavia poco o nulla si era ancora detto sullo sfruttamento degli animali nel consumo di massa.
Personalmente vi raccomando i prodotti per la cura personale de "The Body Shop"
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