sabato 26 gennaio 2008

Jukebox - Genesis Ultima Parte

Abacab (1981)
Tante cose sono cambiate e lo si sente nella musica del gruppo. Abacab per me, abituata alle “sinfonie” che Genesis componeva, sembra musica di un’altro gruppo.
Ok, i tempi cambiano, il “progressive” ha fatto il suo tempo, ma .... quello che contiene questo nuovo album non ha niente a che vedere con la musica sofisticata di prima. Infatti, Abacab é stato attaccato dalla critica in modo feroce.

Bisognerà far finta che questo é un’altro grupo e ascoltare questa musica con orecchie nuove perche altrimenti é davvero difficile accettarlo. Come ho detto prima, salvo qualche eccezione questa é oramai musica da ballare. Non che il commerciale sia da buttar via, ma é come se di colpo Mozart cominciasse a scrivere tecno pop, capite?
La verità e che ho dovuto ascoltarlo tante volte per riuscire a digerirlo ma é uno di quei dischi che ascolto di rado. Se poi ci fatte caso alle copertine, fino a Duke, i disegni che presentavano i dischi erano da favola, nel senso che evocavano sogni, fate, racconti incantati. Duke invece ha una cariatura e Abacab delle macchie colorate, impersonali.
Una curiosità ... queste macchie sulla copertina cambiano colore in base al paese dove gli hanno venduti.
Cito quello che per me c’é di peggio “No replay at all - Keep it Dark - Who Dunnit” (testo orrendo, canzone bruttissima!) e Man on the Corner (sembra si stia ascoltando un singolo pop da un disco di Collins)
Abacab, invece, mi é sembrato un pezzo potente con un anima rock, non male anche nella sua lunghissima parte strumentale. Comunque scelgo da questo cd “Dodo Lurker” canzone che rende più dal vivo dove dimostra tutta la sua vera potenza
.




Three sides live (LIVE 1982)
Album bellissimo, il loro miglior “live” e il miglior disco realizzato negli anni 80. E’ il risultato delle registrazioni del tour mondale del 1981.
Canzoni che in studio erano “loffie” in questo album dal vivo sono tutta un’altra cosa ... quelle che avevo bocciato nelle loro registrazione in studio, acquistano per me un nuovo valore.
Tony Banks é in primo piano con il sintentizzatore e i dueli di batteria fra Colins e Thompson (musicista che in passato ha lavorato con Frank Zappa) sono spettacolari.
“Fountain of Salmacis” e “It” sono momenti di notevole bellezza eseguiti in modo ottimale ... sopratutto la prima, perche in” It” Collins fa fattica aprendere le note più alte ma non si può dire che non se la cavi comunque egregiamente ... anche se a me manca ancora la voce di Gabriel. Trovo bellissima e molto dolce l’interpretezione di “Open door” canzone che adoro.
Da questo album che giudico grandioso avrei scelto “In the Cage” e “Afterglow” per regalarvi ben 17 minuti di ottima musica, ma ho avuto dei problemi a caricare un video cosi lungo (?).

A questo punto .... ecco a voi “Afterglow” live.




GENESIS (1983)
Che dire di questo disco? Salvo per un paio di canzoni, l’ho trovato orrendo e banale, non perche sia infestato dalla tendenza di quegli anni ... la musica eletro pop, che interpretatta da alcuni gruppi, a me piace .... ma non é proprio quello che uno si aspetta da un gruppo di questo calibro (o che al meno lo era!)
Le uniche due canzoni che posso riscattare sono “Mamma” e “Home by the sea” ma per due ragioni ben diverse. La prima (Mamma) la trovo davvero la più bella del disco, una canzone “inquietante”. Suonata su una base di drum machine che io identifico con il battito fetale ... cantata in toni molto particolari egreggiamente interpretati da Collins. La chitarra alla fine e l’innesto della batteria acustica sono la cigliegina sulla torta. In questa canzone non c’è nulla che risalga ai vecchi lavori ma rimane comunque, per me, un capolavoro che apre con vigore un album davvero deludete.

“Home by the sea” e “Second Home by the sea”, invece, non brilla con luce propria, ma visto il resto delle canzoni c’è la fa a superare l’esame. Questa canzone é una “suite” di 11 minuti composta da due parti. La parte che più piace a me é la seconda, praticamente tutta strumentale, che si apre col dominio della batteria elettronica creando un ritmo molto intenso e potente. Un lungo brano che ha funzionato molto bene anche dal vivo. Su questo giudizio il mio amico intenditore non é c’accordo ... lui pensa l’esatto contrario .... “Home by the sea” e “Second Home by the sea” sono superiori a Mamma ... e il mondo é bello perchè é vario, no?
Sul resto delle canzoni che dire .... l’inizio del degenero? Alcune sul funky-rock, radiofoniche, anonime e che a volte persino mi danno ai nervi (vedi Illegal Alien). Insomma, non é farina del sacco di Genesis.
Ovviamente da questo cd scelgo senza alcuna fatica “Mamma” anche perche non c’è proprio tanto da scegliere.



Invisible Touch (1986)
Questi sono anni duri per la musica in generale ... c’é poco di veramente riscattabile ... quasi tutto é di pesima qualità. Questo bisogna tenerlo presente (forse perche cerco giustificare il trio?) prima di dire che questo album é davvero una tristezza. Infatti neanche loro sfuggono alla regola musicale di quei anni di plastica (musicalmte parlando) perche quel poco di originalità e cratività che si sente in Invisible Touch viene sommersa da suoni obsesi, esagerati ... direi penosi.
Ma non ostante la scarsa qualità artisitica, questo album si vende bene. Ripetto quello che ho già scritto prima ... se uno risucisse ad ascoltare questa musica senza pensare che é stata scritta ed eseguita da “Genesis”, e considerando l’epoca, l’album non é affato male. Il problema é che se vai saltuariamente a mangiare ad un ristorante di prima categoria dove mangi sempre benissimo, quando cominciano a portarti cibo scadente, come ti senti? Invece se vai a mangiare a Wendy’s l’hamburger ti sembra un cibo di ottimo sapore e lo trovi superiore a quello di McDonlds ... rendo l’idea?
Canzoni orecchiabili, ballabili ma, con suoni di una batteria cha a volte fa solo casino e con testi tremendamente vuoti e imbarazzanti, a volte piano e chitarra suonano troppo mielosi e spesso la programazione elettronica é inecente.
Mi ricordo la mia deluisione a quei tempi ... soffrivo di crisi d’astinenza del Genesis che mi emozionava tanto ... che disperazione!
Sembravo una giovane di 19 anni con chiare tendenze retrò, non faccevo che ascoltare musica “di altri tempi”.
Ho scelto da questo disco l’unica canzone che trovo “buona” (ho detto buona, non eccellente!!!) e che mi da un pò di solievo. Anche questa, come Home by the Sea, é una mini suite divisa in due parti :”Domino part 1” - “In the Glow of the Night” - “The Domino part 2”. Trovo questo pezzo non molto emozionante ma gradevole, delicato e con un testo decente che ci dice che la vita dell’uomo é come un grande domino dove prima o poi tutti cascano.




We can’t dance 1991

Questo disco esce dopo 5 anni dall’ultimo loro lavoro e sembra che questi lunghi anni di “ritiro” abbiano dato qualche fruto visto che i precedenti lavori, che comunque hanno raggiunto le vete delle classifiche, secondo me ma erano di scarsa vena musicale.
A comminciare dal contentuto diciamo “letterario” delle canzoni, questa volta più sostanzionsa, come ad esempio in “No Son of Mine” con una bella batteria fatta di colpi secchi ed energia crescenti mentre racconta la triste storia di un bambino. Risalta anche “Tell me Why” canzone pacifista. “Jesus he knows me” canzone sbarazzina ma con ritmi curati ed equilibrati accomapagnati da una condanna alle sette religiose USA. La peggior canzone invece é “Hold on my Heart” ... non la tollero proprio, troppo Phil Colliana!
Diciamo che nella sua totalità quest album mi ha risolevato il morale ... ma visti i precedenti due lavori, non é che ci voleva poi cosi tanto!
Scelgo di questo album “Fading Light” , canzone nel suo fascino moderno dimostra, secondo me, che il gruppo ha ritrovato gran parte della sua vena stilstica e musicale.




Le "Platinum Collection".
Le “Platinum Colletion”, “Greastest Hits”, i vari “The Best of ...” di solito, sono la raccolta del meglio della discografia di un cantante o gruppo. Se volette, é anche una bella trovata commerciale, ma che vende proprio perche del meglio si tartta ... o al meno dovrebbe ...
In questo caso .... mi spiace dirlo, il risutlato é orrendo!
Ciò che risulta di questa raccolta di canzoni che va dal 79 al 91 é che hanno messo canzoni che giudico “capolavori” del passato moooolto remoto assieme a “canzonette squalide paragonabili ai tormentoni estivi” del passato troppo prossimo. Il risultato é un’insulto a quello di più bello che la band é riuscita a produrre. Non si può mettere caviale e mortadella nello stesso piatto!!
Di solito quando non si conosce un gruppo si compera come prima cosa il suo “The best of” e da li si ha una idea di che cosa si tratta. Poi successivamente, in base a quello si avranno i parametri per giudicare se comperare un certo cd piuttosto che un’altro, o perchè no, tutti quanti. Beh ... se posso dare un consiglio .... non fatte questo errore!! Se volette spendere qualche euro in Genesis spendeteli in cd come Foxtrot, Selling England By The Pound o qualsiasi altro che abbia data anteriore al 1981. Di cioè che hanno prodotto dopo quella data, non ostante abbiano tanto venduto quelle orecchiabili e vuote canzoncine, non vi perdette niente .... piuttosto usate emule e scaricate quelle poche canzoni decenti che sopravvivono alla decadenza musicale del gruppo.
Di questo cd scelgo “Behind the Lines”, canzone del album “Duke” che trovate nel scondo dei tre cd. E’ qualcosa che hanno prodotto a metà strada tra il meglio del gruppo e la caduta verso il commerciale ... cosi non potette accusarmi di essere troppo fissata col “progressive”!!!. E’ comunque un pezzo che piace, potente e di buon ritmo.



 
The Way We Walk: Volume One & Two (1992 e 1993)
Bene, vediamo un po ... questi due dischi lanciati in due anni consecutivi sono l’ultimo atto di Phil Collins con Genesis. Dopo 5 anni si torna in studio e si incidono questi due lavori. Kleenex in mano (per quello che averrà dopo) diamo uno sguardo veloce a cosa troviamo qui.

 
Volume One : The Shorts (1992)
Inizia con Land of Confusion e già mi si drizzano i capelli con una drum machine che peggiora la versione in studio. Poi che dire delle versioni allungate di Throwing it all Away e I Can’t Dance? Risultano noiose . Tutto il resto é la solita mediocrità del dopo “Duke” tranne per Mamma con il suo “battito fetale” che mi afascina. Anche qui la mia speranza di ritrovare qualcosa che possa avvicinarsi al livello del vero grande Genesis rimane delusa.
Volume Two: The Longs (1993)
Aspettare un’anno forse é valsa la pena ... questo volume two é un’altra cosa.
Si tirano fuori brani che non suonavano da otre dieci anni ... Dance on a Volcano, The Lamb Lies Down on Broadway , The Musical Box, Firth of Fifth, I Know What I Like, Your Own Special Way .... tutto bellissimo, finche non spuntano Follow You Follow Me e per non far mancare qualcosa di brutto brutto Illegal Alien. Trovo molto bella sopratutto la versione di Second Home by the Sea ... si, la trovo migiorata! Sul Drum Duet che dire ... non male ... Collins é un grande batterista.
Diciamo che é una raccolta di quelle canzoni “lunghe” più di quelle “progressive” di un Genesis ridotto ad un trio.
Per finire, se devo essere sincera questi due album ci riportano un “concerto decoroso” ... niente a che vedere con gli altri “live” di Genesis. E’ un prodotto che, per chi vuole avere la completa discografia del gruppo, si lascia comperare, ma sinceramente, quando i sodi che si spendono sono i mei, riduco la spessa e mi porto a casa solo il secondo.
Avevo scelto di farvi ascoltare la versione Live di “Home by the Sea and Second Home by the Sea” ma Youtube ha rifiutatto un video cosi lungo (22 minuti di splendida musica) ... peccato ... perche la considero una molto riuscita interpretazione .... e perche no ... anche per far felice il mio amico, che ha dei gusti muscali squisiti e non sbaglia mai ... per quanto riguarda la musica , ovviamente!
Cosi, chiedendo scusa anticipatamente per l'infame mutilazione che ho dovuto fare .. ecco a voi "Second Home By The Sea"


Calling all Stations (1997)
La Bibbia inizia con il libro “Genesis” e finisce con “L’Appocalisse”.... credo che il paragone sia giusto giusto. Questo album é il tramonto triste di quello che io chiamo uno dei gruppi che ha fatto la storia della musica moderna.
Nel 1993 Collins lascia il gruppo e lo “zombi” , i due rimasti, Rutherford e Banks, ingaggiano Ray Wilson (ma da dove sbucca costui?) e nel 1997 escono con questo CD che non oso nemeno chiamare “lavoro”. Mi spiace essere cosi “acida”ma gente ... questa roba fa sembrare oro anche Invisible Touch!!
Se volevano tornare al rock forse hanno sbagliato autostrada ... non avevano il navigatore? Secondo me quello che si ascolta non é nemeno pop di bassa lega ... é un gran casino e basta.
E’ successo un pò a tutti i gruppi ... Pink Floyd senza Roger Waters, Queen senza Freddie Mercury, I Doors senza Morrison .... Genesis senza Gabriel, Genesis senza Hackett ... Genesis senza il mio Nannetto Carismatico (P.Collins) .... Ma allora, chi sono questi tre che mi suonano quello schiffo usando un nome cosi “egreggio”?
C’é chi invece la pensa in modo diverso da me, e buona pace a loro ... i gusti son gusti ... a me la decadenza fa molta tristezza. Questo CD non l’ho neanche comperato e sinceramente non saprei nemeno quale canzone avrei scelto come il “meno peggio” per condividerla con voi. Rimarrò sempre dell’idea che questo ultimo CD sia stato il modo più tragico per finire la pluridecenale carriera di questo Magnifico Gruppo.


Discografia di Genesis
From Genesis To Revelation (1969)

Trespass (1970)
Nursery Cryme (1971)
Foxtrot (1972)
Selling England By The Pound (1973)
Live (1973)
The Lamb Lies Down On Broadway (1974)
A Trick Of The Tail (1976)
Wind And Wuthering (1976)
Seconds Out (1977)
And Then There Were Three... (1978)
Duke (1980)
Abacab (1981)
Three Sides Live (1982)
Genesis (1983)
Invisible Touch (1986)
We Can't Dance (1991)
The Way We Walk Vol. 1, The Shorts (1992)
The Way We Walk Vol. 2, The Longs (1993)
Calling All Stations (1997)


Pace e bene a tutti ... ora vado a godermi un pò di musica di un’altro gurppo che amo e che sarà l’oggetto delle mi prossime analisi da skizzo ... Depeche Mode

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