giovedì 11 marzo 2010

Fonte : http://www.prontofido.net/

ANTIBIOTICI INSIEME ALLA CARNE
Sapevate che ogni anno un consumatore medio di carne ingerisce a sua insaputa quasi 9 grammi di antibiotici, equivalenti a un poker di terapie? E' il risultato di un nuovo dossier della Lav che porta alla luce i rischi sanitari ancora poco conosciuti dai carnivori. L'ingestione continuata di questi medicinali, può provocare alla lunga disturbi intestinali cronici e può rendere i trattamenti antibiotici inefficaci quando veramente servono. Il dossier è stato pubblicato dalla Lav in concomitanza con l'uscita del romanzo-inchiesta “Se niente importa. Perché mangiamo gli animali?” dove si descrive con realismo il sistema degli allevamenti intensivi, mettendone in discussione la necessità e in evidenza le sofferenze inflitte agli animali. Le condizioni di vita negli allevamenti industriali sono responsabili del debole stato di salute degli animali. Senza i farmaci, quindi, non sarebbe possibile far funzionare alcun allevamento intensivo. Pensate che per produrre 1 chilo di carne sono impiegati mediamente 100 mg di antibiotici. I farmaci rimangono spesso nei tessuti degli animali e arrivano nel piatto. Il maggior fattore di rischio è rappresentato dal consumo di carne macinata di manzo cruda o poco cotta, ma ne è stata dimostrata la presenza anche in carni di pollo, agnello e maiale. Secondo la Fao entro il 2050 i consumi mondiali di carne raddoppieranno. “Raddoppiare questi numeri significa portare al collasso la Terra sotto il profilo ecologico, sanitario ed economico. I cittadini pagheranno sempre di più con la loro salute un metodo di produzione animale altamente rischioso. E' indispensabile riconvertire il sistema alimentare attuale verso un sistema ‘sostenibile' iniziando dal non considerare più gli animali come cibo indispensabile perché così non è: proteine, carboidrati, vitamine, sali minerali e grassi sono ampiamente disponibili nel mondo vegetale.”

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